Storia

Fino alla Prima Guerra Mondiale, l'hotel apparteneva a una società inglese, la Saint Pétersburg Paris Limited. Per qualche ragione rimane sconosciuto il blasone della regina Elisabetta d'Inghilterra. Un articolo apparso ne ""La Presse"" nel 1901, indica che il direttore dell'hotel, Walter Herrlau, partecipo' all'Esposizione Universale con un cestino da frutta interamente realizzato in torrone.

Questa foto, presa da una guida turistica del 1902, mostra il whysky bar, uno dei primi di Parigi, in stile occidentale.

L'hotel Saint Petersburg è stato sicuramente fondato prima del 1870. Il suo nome verrebbe da una collaborazione con la società Wagonlit, la cui sede si trovava a rue des Mathurins, accanto all'hotel. La linea di punta di questa prestigiosa compagnia, il Nord-Express, partiva dalla Gare du Nord di Parigi e arrivava fino a San Pietroburgo attraversando al Prussia.

Attorno al 1910 apprendiamo che un gruppo di sportivi americani fece una richiesta per la sua acquisizione, allo scopo di affidare la gestione all'associazione YWCA, per trasformalo in un club a Parigi "vicino ai grandi magazzini"

Un passaggio del libro Hemingway: "The Paris Years 1915" parla di questo hotel e della confernza annuale degli scrittori anglofoni a Parigi. È sempre in questo periodo che l'hotel è stato rinominato "Petrograd", in omaggio alla Rivoluzione russa, ma poco dopo il nome è tornato a essere Saint Petersburg, seguendo il corso degli eventi.

L’hotel divenne una "guest house", uno dei primi due YWCA realizzati insieme a quello di Londra, per accogliere il personale femminile (composto principalmente da americane e canadesi) che contribuiva agli sforzi della guerra del 1914-1918.

Durante la Prima Guerra Mondiale vi erano fino a 200 infermiere ogni giorno ed era la sede di un ufficio del “registro americano o legione americana” molto attivo, con l’obiettivo di far riavvicinare i soldati americani alle loro famiglie e, purtroppo, gestire i dispersi e le visite ai cimiteri.

Attorno al 1931 l’hotel ospitava la sede del British Rugby Club, fondato nel 1923, tutt’ora esistente. Dopo le due guerre mondiali, il prestigioso hotel degli anni Venti era in condizioni precarie. Pochi anni prima la YWCA aveva venduto la struttura a degli investitori privati, quando il sig. Pouliquen lo rilevò a proprie spese.

Vedendone le condizioni generali non ebbe scelta che abbassarlo di livello a tre stelle e iniziare una ristrutturazione per dotare tutte le camere di bagni e trasformare il datato ristorante in un ristorante self-service, secondo i gusti degli anni Settanta.

Grazie alla collaborazione con Madame Coquatrix, direttrice del celebre teatro Olympia, molti artisti, attori e cantanti alloggeranno presso l’hotel. Bourvil e Aldo Maccione diventeranno amici di famiglia.

La famiglia Pouliquen dirige ancora l’hotel e ne guida l’evoluzione costante.

L’ultima ristrutturazione generale avvenuta tra il 2013 e il 2016 ha permesso all’hotel di tornare ai vecchi splendori fino a riconquistare la quarta stella a novembre 2016.